Pausa Pranzo è quel momento in cui incontrare persone di valore per raccontare esperienze di valore. Da un’idea di Germano Lanzoni, ospite di Curti in Galleria San Babila 4 a Milano, in onda ogni giovedì alle 13.00 su #IGTV L’ospite di questa settimana è Luca Caricato, noto studioso di Leonardo Da Vinci.
Luca vive di arte, cinema e curiosità e insieme a Germano racconta il Genio di Leonardo in Convention e Seminari. In questa puntata raccontano alcuni degli aneddoti che portano in scena insieme. Germano e Luca raccontano l’Umorismo e la Genialità. Buona visione! Una produzione HBE Human Business Entertainment Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Di e con Germano Lanzoni Project Manager Fania Alemanno Project Supervisor Giulia Migliore Riprese Mauro Ugolini Audio Tommaso Zerbini Art Director Marta Comunale Montaggio Eleonora Rossini Social Media Manager Antonio Guido Soundtrack: L’Erba del Vicino di Rafael Didoni, Germano Lanzoni, Flavio Pirini Si ringrazia Curti Food per la location.
6 Maggio 2010 Presso ilTeatro Stabile di Potenza, insieme conLuca Garai, studioso tra i massimi esperti mondiali di Leonardo da Vinci, presentano i loro ultimi studi in una serata organizzata dal Comune Potenza ed inclusa in una serie di appuntamenti culturali intitolata Cultura di Sera. Tema della serata: Leonardo tra arte e scienza.
Ci lascia a 95 anni l'autrice del restauro più celebre della storia dell'arte. Più di 20 anni dedicati al Cenacolo vinciano.
Il suo nome è intrinsecamente legato al Cenacolo di Leonardo da Vinci a cui ha dedicato gran parte della sua vita. Impegnata nel restauro e nel salvataggio delle maggiori opere d'arte del Rinascimento: Pinin Brambilla Barcilon, la più importante restauratrice di tutti i tempi, ha avuto l'onere e la responsabilità di restaurare l'Ultima Cena di Leonardo da Vinci nel Convento della Chiesa di Santa Maria delle Grazie a Milano (dal 1978 al 1999).
Una storia che ha radici nei CILS, corsi organizzati dall'APOFIL per ottenere la Certificazione di Italiano come Lingua Straniera.
ПОЗНАВАТЕЛЬНОЕ, НЕВИДИМОЕ, ЗАПРЕЩЁННОЕ ovvero: SCIBILE INVISIBILE PROIBITO tradotto in russo. Vi regaliamo la prefazione e la copertina per il momento. Colgo l'occasione per ringraziare Ludmila Artemieva, una mia carissima amica russa che ha curato la traduzione. Nella prefazione della versione russa del saggio Ludmila spiega, come solo lei potrebbe fare, il motivo di questo suo grande dono e di questo importante impegno. Grazie Ludmila.
Предисловие
Ноябрь 2003 года. Автобус едет из России в Неаполь. У меня захватывает дух, когда я проезжаю по территории Италии с севера на юг. Впервые мной видимая страна представляется мне сказкой с городами и замками, расположенными на склонах Аппеннин. Языка практически не знаю, с итальянцами общаюсь то на английском (которым тоже не владею), то использую несколько итальянских слов, усвоенных мною.
Prefazione
Novembre 2003. Il pulman parte dalla Russia per raggiungere l'Italia. Mi si mozza il fiato quando vedo il territorio italiano che mi si apre agli occhi dal nord al sud. Per la prima volta vedo questo paese dal vivo e mi sembra di vivere una favola. I castelli sui pendii degli Appennini, le città, la lingua che praticamente ancora non conosco. Con gli italiani provo a comunicare in inglese, o utilizzo quelle poche parole italiane che sono riuscita ad imparare.
Se Raffaello Sanzio è ricordato come il pittore del Rinascimento e Michelangelo Buonarroti lo scultore a Leonardo da Vinci resterà il primato del disegnatore dell'epoca d'oro che ha visto come protagonista del mondo Firenze e il bel paese Italia. Pertanto considero il disegno un arte sublime, dal latino sublimis, nella variante sublimus, parola composta da sub-, che sta a significare "sotto", e da limen, "soglia". Quindi possiamo definirlo come "ciò che è al limite", ovvero "sotto il limite, la soglia". Infatti sotto ogni opera d‘arte c’è il seme del disegno che può evolvere in dipinto o scultura o addirittura in prodotto cinematografico. Lorenzo de’ Medici conservava gelosamente le bozze dei suoi artisti perché considerava l’arte un processo. È nei disegni preparatori che si nasconde l’essenza dell’opera finale. Leonardo da Vinci quindi è proprio questo, è l'artista sublime che si pone sotto la soglia di ogni cosa. Freud dirà di lui ...
Nella foto Claudio Strinati e Luca Caricato in un seminario presso la Sapienza.
La professoressa Teresa Sangregorio, intervista Luca Caricato in merito alla didattica nelle scuole partendo da Leonardo da Vinci. Il Professor Caricato è anche autore di una tesi di master presso l'Università Nebrija di Madrid dal titolo: LEONARDO DA VINCI, INSTRUMENTO DE APRENDIZAJE.
Quello che oggi manca alla scuola italiana è verificare in maniera più approfondita, attraverso la pratica, ciò che si apprende in teoria tra i banchi e nelle aule. Ed è ciò che si propone di fare la riforma degli I.P. (D.Lgs. 61/2017), dando nuova luce al sistema d’istruzione professionale, che ha la finalità di formare gli studenti ad arti, mestieri e professioni importanti per l’economia del nostro Paese.
Nonostante i danni riportati sul colore del dipinto, la visita al Cenacolo Vinciano lascia sempre tutti gli spettatori esterefatti. Non c'è bisogno di avere una guida per farsi prendere dalle emozioni che Leonardo da Vinci voleva trasmettere ai suoi contemporanei e alle generazioni future: il dipinto o l'ombra che resta dei suoi colori restano carichi di un fascino geniale. Quando accompagno dei visitatori ad ammirare il Cenacolo, per prima cosa li invito a fare un respiro profondo. L'aria del refettorio non è tanto diversa da quella che si respirava in quegli stessi luoghi nel Rinascimento proprio perchè, grazie ad un sofisticato sistema di filtri, l'ambiente è costantemente monitorato per salvaguardare la salute del dipinto murario.
L'esperto vinciano continua a girare per la penisola.
Mercoledì 10 aprile 2019, Leonardo alla designweek di Milano? Ce lo portiamo noi. Grazie al #fuorisalottino2019 mercoledì 10 aprile alle 18:00 offriremo a 20 fortunati #narratelovers la Degustalettura di “Un tè con Leonardo Da Vinci’. Parteciperà l’autore @lucacaricato #narratè #narrateworld #laletturahascopertolacquacalda #laletturachedurailtempodinfusione #infusidaleggere #infusi #tè #tea #libri #book #leonardodavinci #design #designweek #fuorisalone2019 #milano #milan #italy #italia #cool #darsena #navigli
Scibile Invisibile Proibito- La Gioconda ed altre opere d'arte decodificate da un'antica invenzione" di Luca Caricato. Potenza, 22 ottobre 2007
Saggio autoprodotto tratto dalla tesi di laurea discussa a Luglio del 2006 presso l'Università degli Studi della Basilicata.
La ricerca è cominciata presso la facoltà di Storia e di Storia dell'arte della Sorbona di Parigi, nell'A.A. 2003-2004. In quel Periodo l'autore ha potuto studiare dal vivo le opere d'arte di Leonardo esposte presso il Museo del Louvre.
Formato: Libro, illustrato.
La monografia è quasi introvabile se non presso le seguenti Biblioteche.
Il Libro è stato argomento di interesse di diversi telegiornali tra cui il telegiornale delle scienze TG Leonardo.
È stato presentato dallo scrittore in presenza di Vittorio Sgarbi e Cecchi Paone nello studio di Mattino 5 in una puntata dedicata a Leonardo da Vinci.
Curiosità: Il libro è stato tradotto anche in russo
ПОЗНАВАТЕЛЬНОЕ, НЕВИДИМОЕ, ЗАПРЕЩЁННОЕ ovvero:SCIBILE INVISIBILE PROIBITO. Ludmila Artemieva ha curato la traduzione. Nella prefazione della versione russa del saggio Ludmila ci spiega il motivo di questo suo grande dono e di questo importante impegno. Grazie Ludmila.
Предисловие
Ноябрь 2003 года.
Автобус едет из России в Неаполь.
У меня захватывает дух, когда я проезжаю по территории Италии с севера на юг.
Впервые мной видимая страна представляется мне сказкой с городами и замками, расположенными на склонах Аппеннин.
Языка практически не знаю, с итальянцами общаюсь то на английском (которым тоже не владею), то использую несколько итальянских слов, усвоенных мною.
Prefazione
Novembre 2003.
Il pulman parte dalla Russia per raggiungere l'Italia.
Mi si mozza il fiato quando vedo il territorio italiano che mi si apre agli occhi dal nord al sud.
Per la prima volta vedo questo paese dal vivo e mi sembra di vivere una favola.
I castelli sui pendii degli Appennini, le città, la lingua che praticamente ancora non conosco. Con gli italiani provo a comunicare in inglese, o utilizzo quelle poche parole italiane che sono riuscita ad imparare.
l’intervista. L’esperto Luca Caricato: «Per me è di Leonardo al 66%. Lui era all’avanguardia, pochi avevano la sua maestria, ma alcune cose non mi convincono»
Andrea D’Orazio È diventata l’opera d’arte più costosa di sempre, polverizzando ogni record di vendite all’asta, eppure la sua attribuzione spacca ancora la critica: il Salvator Mundi è di Leonardo da Vinci o no? Luca Caricato, esperto vinciano, noto per il suo lavoro di ricerca sui codici esoterici del grande Maestro rinascimentale, è scettico, fino a un certo punto: «Se dovessi fare una valutazione in termini percentuali, direi che la possibilità che la tela sia autentica si aggira attorno al 66%.
Per sciogliere ogni dubbio ci vorrebbe la prova regina».
Un'opera d'arte è soprattutto un'avventura della mente, della mente di chi la crea e della mente di chi la contempla. Da ogni nuova interpretazione nasce un'opera nuova. Ognuno di noi è completamente libero di fronte all'arte. Da un segno risaliamo ad un significato, e così i significati si moltiplicano. E continuano a moltiplicarsi quelli decodificati nelle opere di colui che è universalmente considerato il “Genio” per antonomasia, Leonardo da Vinci, una figura tra le più controverse dell'intera storia dell'umanità. Uomo del suo tempo e uomo del futuro, ha lasciato in eredità tanti enigmi che continuano ad appassionare ancora oggi. E' proprio questa passione che spinge Luca Caricato, giovane studioso potentino, dottore in Lettere Moderne ad indirizzo storico-artistico, all'attenta e scrupolosa osservazione delle opere dell'artista fiorentino. Il suo personale Codice da Vinci nasce da questa osservazione e dai suoi numerosi studi, che coinvolgono diverse discipline, umanistiche e anche scientifiche. Le sue avvincenti teorie possono dare adito a polemiche ma nello stesso tempo risultare affascinanti, soprattutto se confrontate a interpretazioni troppo semplicistiche che poco si addicono alla personalità di Leonardo.
Clicca qui e vai sul sitowww.laearn.com per leggere l'intervista.
Ho ricevuto molte richieste dai sostenitori del sito. Desiderano sapere se il CRYPTEX di Angelo è in vendita. Chiedeteglielo via mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o al seguente numero telefonico 3898882190. PS. A me lo ha regalato. Grazie Angelo.
Il cryptex è un’invenzione geniale ma non è di Leonardo da Vinci. Può sembrare una macchina fantastica ma, come dimostra la foto, è realizzabile artigianalmente. Il mio amico Angelo Glauco mi ha dimostrato che con degli attrezzi di falegnameria è possibile realizzare un criptex perfettamente funzionante.
Alto, forte, intelligente, bello ed elegante; così si presentava ai suoi contemporanei Leonardo da Vinci. L’artista-scienziato autore di intuizioni futuristiche come la moderna automobile, l’elicottero, lo scafandro ed il paracadute, si distinse anche per aver inventato oggetti meno complessi ma non per questo meno importanti.
L'amore tra un pianoforte e un violoncello. Il suono della Viola organista di Leonardo Da Vinci. Pieno di corde, ingranaggi e ruote da telaio, questo strumento è una vera e propria opera d'arte, capace di riprodurre su tastiera i suoni voluttuosi del violoncello. " Puoi estendere il suono quasi all'infinito e fare il vibrato che nessun pianoforte moderno permette. E' da pelle d'oca ".
Guarda il video e ascolta la musica per avere un'idea del suono.
Non è l'unico approccio di Leonardo con la Musica infatti il Vasari, raccontano che Leonardo donò al duca di Milano una lira d'argento a forma di teschio di cavallo, caratterizzata da un timbro molto potente. Leonardo accompagnato da questa lira partecipò ad una gara canora che si svolgeva presso il ducato di Milano. Sbaragliò tutti i suoi concorrenti proprio perché, oltre ad essere un abile musicista ed ingegnere del suono, era anche un intonato improvvisatore di rime.
Alcuni storici dell'arte sono convinti che un artista si dedichi all'autoritratto nel periodo in cui ha preso coscienza di se ed è maturo per questa fase introspettiva. Non mi sono mai sentito maturo come artista ma ciò nonostante da sempre mi diverto ad usarmi come modello per i miei disegni e dipinti.
Acquerellosu carta, autoritratto e studio de La Toilette di Henri de Toulouse-Lautrec1999.
L’esigenza di andare in giro con un quaderno su cui appuntare pensieri o le immagini inaspettate che ci si palesano all'improvviso, si va sempre di più perdendo perché, il classico taccuino tascabile è stato oramai sostituito dai diversi modelli di telefoni cellulari provvisti di touch screen per appuntare pensieri numeri di telefono ecc.., apparecchi fotografici capaci di fotografare e di filmare in alta definizione, microfoni per registrare voci o rumori e tantissimi gadget ancora. Nonostante anche io usufruisca di questi sempre più prodigiosi ritrovati tecnologici, ancora oggi non riesco a fare a meno del mio taccuino su cui scrivo appunti o disegno dei rapidi schizzi.
Il leone di Maria De Medici. L'artista e storico Gio. Paolo Lomazzo ricorda nel libro Trattato dell'Arte della pittura, Milano, 1584, come Leonardo avesse trovato "il modo di far volare gli uccelli" e "andare i Leoni per forza di ruote", intendendo per ruote degli ingranaggi.Si è visto che l'automa di Leonardo costituiva una allegoria politica dell'alleanza fra Firenze e il re di Francia. Questo è documentato da una affermazione di Michelangelo Buonarroti il Giovane, nella sua Descrizione delle felicissime nozze della Cristianissima Maestà di Madama Maria Medici, 1600, Scrive il Buonarroti:
"Nella testa della tavola di mezzo di quelle (del banchetto nuziale), per colmare la maraviglia, in aspetto fiero un Leone ebbe, che posando su li quattro piedi, allora, che a tavola elle si misero, prendendo moto, e sollevandosi in due, aprirsi il seno si vide, e pieno di gigli mostrarlo, convertendosi appresso in aquila da due fronti: concetto simile a quello, il quale Lionardo da Vinci nella Città di Lione nella venuta del Re Francesco, mise in opera per la nazion' fiorentina."
Ricostruzione storica di Luca Garai - Compositing di Luca Caricato.
Di sicuro era molto intelligente ma credo che la sua più grande dote sia stata la curiosità. Lo zio Francesco fu di grande stimolo per la sua mente. Il Padre di Leonardo, notaio come il nonno, a causa del suo lavoro non poteva dedicare molto tempo al figlio. Leonardo non potendo vivere con la madre naturale, perché era figlio illegittimo, fu allevato nei primissimi anni di vita dai familiari del padre ed in particolare da questo giovane zio che, “passava il tempo in campagna senza far niente”. Fu questo zio a trasmettergli i primi segreti della natura.
Di Leonardo si è detto che appartenesse a sette, logge massoniche ecc., di sicuro possiamo dire che il suo pensiero ed il suo credo avevano fondamenta solo nella ricerca della verità, nel copiare dalla natura e nella sperimentazione. Leonardo cercava la verità e ripudiava ogni forma di costrizione come i dogmi nelle religioni e gli assiomi nelle scienze.
Chi era Leonardo?
Per scoprirlo seguitemi e insieme proviamo a leggere i suoi disegni e ad osservare i suoi scritti.
Nel febbraio del 2009 Piero Angela annuncia di aver scoperto un autoritratto di Leonardo da Vinci negli appunti del volo.
L’immagine riemersa dal restauro digitale per merito di Angela, a mio avviso non rappresenta l’autoritratto di Leonardo, come sospetta il noto conduttore, ma il ritratto di un altro importantissimo personaggio storico: il figlio del Papa Alessandro VI Borgia.
Leonardo da Vinci suddivideva i movimenti in “materiali” e “spirituali”, ovvero in visibili ed invisibili. Il volto umano sorridendo fa un movimento visibile, invecchiando ne fa uno impercettibile e quindi invisibile. Frane e terremoti sono movimenti visibili della terra, le erosioni e l’innalzamento dei monti sono quelli invisibili.