Nel febbraio del 2009 Piero Angela annuncia di aver scoperto un autoritratto di Leonardo da Vinci negli appunti del volo.
L’immagine riemersa dal restauro digitale per merito di Angela, a mio avviso non rappresenta l’autoritratto di Leonardo, come sospetta il noto conduttore, ma il ritratto di un altro importantissimo personaggio storico: il figlio del Papa Alessandro VI Borgia.
Di volti Leonardo ne ha disegnati tanti, ma questo riemerso mi ha ricordato quello di un principe, anzi, del Principe. A Torino, nella Biblioteca Reale, sono conservati tre ritratti fatti da Leonardo tra il 1502-1503.
Sono dei ritratti di Cesare Borgia, detto il Valentino, l’uomo che per il Machiavelli rappresenta l’incarnazione del Principe. Questi sembra avere tutti i connotati del ritratto ritrovato da Angela: una gobbetta sul un naso, la punta rivolta verso il basso, occhi chiari e simili nella forma, barba curata, medesima.
Ma sono la moda e l’eleganza a darci il maggiore indizio, infatti i due ritratti si uguagliano anche nell’abbigliamento. Entrambi indossano un cappello che ha un risvolto con delle eleganti alette laterali.
L’artista Altobello Melone è noto soprattutto per aver dipinto l’icona più emblematica del Valentino che ripete i medesimi caratteri somatici riemersi dal foglio di Leonardo: baffi, pizzetto e mosca sono identici. Nei ritratti più noti che potrebbero rappresentare Leonardo, invece, la barba è molto folta e meno curata. Il ritratto del Melone e il volto recuperato da Angela sembrano rappresentare la stessa persona.
La carta era molto preziosa nel Rinascimento e Leonardo spesso la recuperava riutilizzando dei fogli su cui aveva fatto degli schizzi. Forse Leonardo vuole dimenticare. Chiude con la guerra e con i crudeli intrighi di palazzo per occuparsi degli studi sul volo.Il foglio su cui abbozzò uno studio per un ritratto di un despota senza scrupoli, potrebbe essere stato riutilizzato per un progetto di libertà; lo studio di uno dei più bei sogni dell’uomo: quello di volare.
Luca Caricato
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Il Lucano Luca Caricato, specializzato in studi storico artistici, esperto vinciano, noto per il lavoro di ricerca sul codice di Leonardo, pone alcuni dubbi offrendo spunti di riflessione.
E se Piero Angela avesse davvero sbagliato?Leonardo coprì il viso del Borgia e non il suo.
Un lucano riapre il caso del mistero dell’autoritratto di Leonardo da Vinci.
L’immagine riemersa dal restauro digitale per merito di Piero Angela, a mio avviso non rappresenta l’autoritratto di Leonardo da Vinci, come sospetta il noto conduttore, ma il ritratto di un altro importantissimo personaggio storico: il figlio del Papa Alessandro VI Borgia.
La prima impressione che ho avuto guardando l’immagine, è che mi sembrava di averla già vista, anche se l’occhio sinistro del ritratto, non sembra essere stato disegnato da Leonardo. Quest’occhio, infatti, è palesemente più grande dell’altro e sembra quasi uscire dall’orbita oculare.